ORBASSANO - Le copertine che hanno accompagnato generazioni di lettori entrano oggi negli spazi della cura. All’ospedale San Luigi Gonzaga è stata inaugurata la mostra Ferenc Pintér. Maestro assoluto dell’arte in copertina, dedicata a uno dei più grandi illustratori del Novecento, grafikus italo-ungherese, maestro della sintesi visiva tra grafica, pittura e illustrazione editoriale. L’esposizione è allestita nel corridoio del Day Hospital Ematologico, al piano terra dell’ospedale, ed è dedicata ai pazienti, ai loro familiari, ai dipendenti e a tutto il pubblico che frequenta quotidianamente il San Luigi.
La mostra presenta una selezione di grandi tavole con alcune delle più celebri copertine realizzate per gli Oscar Mondadori e gli Omnibus Gialli da Ferenc Pintér (1931–2008), illustratore di fama mondiale che ha segnato profondamente l’immaginario visivo italiano tra gli anni Sessanta e Novanta, dando un volto iconico ai romanzi di autori come Georges Simenon, Agatha Christie, Cesare Pavese, Grazia Deledda e molti altri.
Curata da Santo Alligo, artista e profondo conoscitore della storia dell’illustrazione internazionale, in collaborazione con la famiglia Pintér, l’esposizione rappresenta la terza mostra inaugurata in ospedale nell’arco dell’ultimo anno, dopo quelle dedicate agli illustratori italiani Adelchi Galloni e Ugo Fontana, entrambe nel corridoio centrale, confermando la continuità del progetto culturale promosso dalla Direzione aziendale, sempre in collaborazione con Santo Alligo.
«Con questo nuovo allestimento – dichiara Davide Minniti, Direttore Generale dell’AOU San Luigi Gonzaga – proseguiamo un percorso che affianca alla qualità delle cure un’attenzione crescente alla qualità degli spazi. La bellezza, quando entra nei luoghi della cura, contribuisce a rendere l’esperienza ospedaliera più umana e accogliente, offrendo un beneficio non solo ai pazienti e ai loro familiari, ma anche a chi lavora ogni giorno in ospedale».
L’iniziativa si inserisce in una visione che riconosce all’arte un valore capace di incidere positivamente sulla percezione degli ambienti sanitari, favorendo benessere e senso di familiarità in contesti spesso vissuti con apprensione.

