C'è l'assessore regionale di Fratelli d'Italia, Roberto Rosso tra gli otto arrestati dalla guardia di finanza nell'ambito di un'operazione contro la 'ndrangheta che sta interessando principalmente la zona di Carmagnola e Moncalieri. Ecco i nomi degli otto arrestati: Roberto Rosso, Onofrio Garcea, Raffaele Serratore, Francesco Viterbo, Carlo De Bellis, Mario Burlò, Ivan Corvino, Enza Colavito. Oltre a Rosso figura tra i volti noti quello dell'imprenditore di Moncalieri, Mario Burlò, che è anche vicepresidente nazionale di "Pmi Italia", un'associazione che riunisce 200mila imprenditori in tutto il paese.
 
Roberto Rosso, che si è già dimesso dal consiglio regionale, sarà espulso immediatamente anche da Fratelli d'Italia. «Roberto Rosso ha aderito a Fratelli d'Italia da poco più di un anno - dice in merito Giorgia Meloni - chiedendo di essere candidato nelle nostre liste. Come facciamo con tutti i nostri candidati, abbiamo verificato con gli strumenti che un partito ha a disposizione se avesse problemi con la giustizia. Non è emerso nulla e abbiamo deciso di sottoporre anche il suo nome al giudizio degli elettori piemontesi. È stato il più votato nelle nostre liste, e per questo è diventato assessore regionale. Apprendiamo che stamattina è stato arrestato con l'accusa più infamante di tutte: voto di scambio politico-mafioso. Mi viene il voltastomaco. Perché io, e tantissimi altri Fratelli d'Italia, abbiamo iniziato a fare politica proprio per combattere ogni forma di criminalità organizzata. La mafia, la camorra e la 'ndrangheta ci fanno schifo e ci fa schifo chi scende a patti con loro. Mi auguro dal profondo del cuore che Roberto Rosso dimostri la sua innocenza, che non siano vere le accuse che gli vengono mosse. Ma annuncio fin da ora che Fratelli d'Italia si costituirà parte civile nell'eventuale processo a suo carico, perché in questa vicenda ci consideriamo le prime vittime. Ovviamente, fin quando questa vicenda non sarà chiarita, Rosso è da considerarsi ufficialmente fuori da FdI».