Duro attacco del sindaco di Chieri sul futuro dell'ospedale unico dell' Asl To 5 e sulla prospettiva delle case di comunità, che sarebbero a rischio. «Il 2022 si avvia alla sua conclusione e sul nuovo ospedale unico dell’AslTO5 tutto tace. Era il dicembre del 2020 quando veniva consegnata all’assessore Icardi la perizia Idrogeologica sull’area in località Cenasco-Vadò. Nonostante il documento giudicasse l’area “tecnicamente idonea alla realizzazione del nuovo ospedale unico”, nel luglio del 2021 si è costituito un gruppo di lavoro tecnico che ha effettuato una valutazione comparativa dei vari siti. Ci sarebbero, quindi, tutti gli elementi utili ad assumere una decisione. Eppure, non è stata ancora operata nessuna scelta. Non solo, ma la Giunta Cirio rinuncia ad assumersi la responsabilità della scelta, demandando tutto al Consiglio regionale. Si è disfatta il lavoro fatto dalla Giunta Chiamparino, ma non si progetta nulla di nuovo. Intanto, il tempo passa, il Maggiore di Chieri invecchia e noi amministratori dell’AslTO5 continuiamo ad attendere che l’assessore Icardi venga in assemblea a confrontarsi e a svelarci le sue intenzioni. E non solo sull’ospedale, beninteso. Infatti, vorremmo chiedere all’assessore Icardi se risultano confermate le Case di Comunità, gli Ospedali di Comunità e le COT che, grazie alle risorse del PNRR, dovrebbero sorgere nei nostri territori, oppure se verranno rimesse in discussione, dal momento che il ministro della Sanità ha dichiarato che occorre valutare se le Case di Comunità “siano la risposta giusta per il territorio”, annunciando un supplemento di riflessione. Anche qui verranno disfatte le decisioni prese?».