CARMAGNOLA - È stata condannata a sei mesi di reclusione e a mille euro di multa una donna di 49 anni originaria di Carmagnola, per una serie di atti vandalici compiuti tra la fine del 2021 e l’inizio del 2022. Il movente? La rabbia per le restrizioni anti-Covid, che secondo lei avevano penalizzato ingiustamente suo figlio e colpito la sua libertà personale.
Nel mirino della donna erano finiti la biblioteca cittadina - rea, a suo dire, di aver negato l’accesso al figlio privo di Green Pass - e la parrocchia, colpevole di aver esposto cartelli con richiami alle norme sanitarie. In segno di protesta, la donna aveva imbrattato più volte la biblioteca con escrementi di cane e sputi. Episodi simili si sono verificati anche presso la chiesa, dove aveva spalmato feci canine sulla bacheca parrocchiale.
Le denunce presentate dal parroco e dal sindaco hanno dato il via alle indagini dei carabinieri. Un video girato con uno smartphone durante uno degli episodi è stato decisivo per l’identificazione. In una circostanza, un sacchetto contenente feci di cane era stato lasciato perfino all’interno del box libri della biblioteca. Il tribunale di Cuneo ha riconosciuto la responsabilità dell’imputata per il reato di imbrattamento