C'era anche un 30 enne di Moncalieri nella banda dedita alle truffe ai danni di parrocchie, conventi, case di riposo, scuole ed enti religiosi. I carabinieri, che hanno arrestato quattro persone, hanno accertato 86 episodi in tutta Italia, per un guadagno di oltre 400mila euro. Alcuni dei fatti sono capitati nel torinese, ma non è escluso che ce ne siano molti altri non denunciati dalle vittime.
I malviventi si qualificavano come rappresentati di enti locali (prevalentemente quali dipendenti comunali e regionali) o direttori di istituti di credito, riferendo ai responsabili di svariati enti religiosi che era stato loro accreditato un contributo (comunale o regionale) erogato in somma maggiore a quella dovuta e pertanto per evitare che lo stesso non venisse poi elargito, li inducevano a versare la differenza (cifre variabili da 2.000 a 16.500 euro) su carte poste pay (riconducibili agli stessi indagati). L’organizzazione prevedeva diversi prestanome di carte prepagate per l’accredito dei proventi artatamente ottenuti, compensandoli con il 20% della somma illecitamente introitata;
In totale sono 12 gli indagati, ritenuti responsabili - a vario titolo - di associazione per delinquere finalizzata a truffe aggravate, nonché di estorsione.
CRONACA - Nella banda dei truffatori delle parrocchie, anche un uomo di Moncalieri
Prima si fingevano direttori di banca dicendo che avevano dato seguito al bonifico di una donazione (effettivamente avvenuta) e poi chiedevano di restituirne una parte, spiegando che c'era stato un errore nella cifra iniziale
