Sulla carta non ci sarebbe nulla da obiettare, ma la decisione dello scioglimento da parte del Comune del comitato di Borgata di Santa Maria è sicuramente una notizia che per molti ha suonato quantomeno "strana". Il regolamento parla chiaro: i comitati devono avere un numero minimo di consiglieri nel direttivo, altrimenti non possono sussistere. A Santa Maria, nelle ultime elezioni, si candidarono in pochi. Tant'è che tutti vennero inseriti nel direttivo, senza nessun escluso che potesse subentrare in caso di defezione di uno degli eletti. Pochi giorni fa, quattro persone hanno rassegnato le dimissioni, protocollandole in Comune. Motivi di lavoro e salute, legittime spiegazioni. Il Comune non ha potuto fare altro che prendere atto della mancanza del numero legale e deliberare lo scioglimento del comitato, presieduto da Stefano Perini che ha anche il ruolo di presidente della Consulta delle Borgate. Incarchi che, naturalmente, ora vengono meno. Perini è da sempre uno dei più critici nei confronti dell'amministrazione Comunale e le malelingue non escludono che dietro questo episodio non ci siano mosse politiche, in vista delle elezioni aministrative della prossima primavera. Il Comune, dal canto suo, ha fatto quello che doveva fare, da un punto di vista del regolamento. Perini si dice "Sereno, lavoriamo perchè quanto capitato a noi non succeda negli altri comitati".
MONCALIERI - Il Comune scioglie il Comitato di Borgata di Santa Maria
Moncalieri Le dimissioni improvvise (ufficialmente per motivi di lavoro e salute) di quattro membri del direttivo e la mancanza di surroghe hanno spinto l'amministrazione alla decisione, per mancanza del numero minimo di consiglieri
