MONCALIERI - Più di mille cittadini hanno sottoscritto la proposta di legge di iniziativa popolare sul fine vita ai tavoli organizzati dalla Cellula torinese dell'Associazione Luca Coscioni nel primo weekend di mobilitazione. Un risultato importante che si aggiunge alle oltre 30.000 firme raccolte online in tutta Italia (oltre la metà del quorum necessario per poter presentare la legge in Parlamento) e testimonia l'urgenza e la sensibilità diffusa su un tema che riguarda la libertà e la dignità della persona.
Tra i sottoscrittori, anche gli economisti Elsa Fornero e Carlo Cottarelli che hanno presenziato a un dibattito pubblico in occasione della festa dell’unità di Settimo Torinese. Tra i primi firmatari che ricoprono un ruolo istituzionale, anche l’onorevole Chiara Gribaudo (Partito Democratico), il sindaco di Moncalieri Paolo Montagna, primo tra i sindaci piemontesi a sottoscrivere la proposta, seguito subito dopo dai sindaci di Ivrea, Collegno, Grugliasco, Pinerolo, Settimo Torinese, Druento e San Raffaele Cimena. A queste adesioni si sono aggiunte quelle delle consigliere regionali di Alleanza Verdi Sinistra Ravinale Cera e Marro, del PD Daniele Valle, Nadia Conticelli e Laura Pompeo, della consigliera metropolitana di Forza Italia Clara Marta e dei Presidenti del Consiglio di Torino e Collegno .
La Cellula Torino dell’Associazione Luca Coscioni ha tenuto un presidio ieri martedì 1 luglio davanti al Consiglio regionale, che non aveva approvato la legge regionale «Liberi Subito», proposta dalla stessa Associazione. «Con questo presidio abbiamo voluto dare una seconda opportunità al Consiglio regionale che aveva chiuso le porte in faccia agli oltre 11000 cittadini piemontesi per la legge Liberi Subito. Invitiamo quindi tutti i rappresentanti istituzionali, al di là degli schieramenti, a esprimersi con libertà di coscienza e a firmare pubblicamente restituendo credibilità al Consiglio Regionale del Piemonte - hanno dichiarato Davide Di Mauro e Lidia Sessa della Cellula Coscioni Torino - Questo è il momento del coraggio. Ora quella proposta nazionale c’è, è concreta e può essere sottoscritta. Non è una proposta ideologica, ma una risposta a un’esigenza reale e personale. Diversi esponenti del centrodestra ci hanno confermato, privatamente, di condividerne i contenuti e di voler sottoscrivere».
Nel corso della mattinata, una delegazione dell'Associazione è stata audita dal presidente del Consiglio regionale Davide Nicco, per esporre le ragioni della proposta, chiedendo il sostegno di tutti i consiglieri regionali, con un appello particolare agli esponenti di maggioranza, che nella scorsa legislatura avevano affossato la proposta regionale «Liberi Subito», senza discutere nel merito, con un tecnicismo d’aula affermando che fosse necessaria una norma nazionale.