Non è ancora finita la vicenda dell'inquinamento in area Carpice, dove il Comune aveva vinto la causa contro la società privata che doveva ottemperare alla bonifica, in seguito alle problematiche di inquinamento del sottosuolo che negli anni ha portato a diverse problematiche i cittadini residenti nel circondario. Tra cui l'impossibilità di usare cantine e garage per il rischio di esplosioni prodotte dal biogas. In un recente sviluppo legale, la società in questione ha presentato un nuovo ricorso alla Suprema Corte di Cassaizione, con l'obiettivo è ottenere la revoca del rimborso delle spese sostenute per la bonifica della zona Carpice, per un importo di 397mila euro, oltre a rivalutazione monetaria e interessi legali. La società ha contestato la sentenza già emanata dalla Cassazione (dopo quella in primo grado e in appello) presentando proprie difese sia in rito che nel merito della controversia. In particolare, ha sostenuto che la responsabilità sarebbe dovuta essere imputata al Comune di Moncalieri.

La III Sezione della Suprema Corte di Cassazione aveva rigettato il ricorso proposto dalla società contro la sentenza passata in primo grado e in appello. Nonostante ciò, la società ha presentato un nuovo ricorso, chiedendo la revocazione della sentenza precedente e l'annullamento delle statuizioni in essa contenute.