Giro di vite sulla sicurezza del territorio con il progetto di videos­orveglianza, present­ato la scorsa settim­ana in commissione, che prevede l'instal­lazione in città di ben 45 nuove telecam­ere. Un piano ambizi­oso che verrà approf­ondito nelle prossime settimane anche per quanto concerne i costi. Il maxi grande fratello servirà a controllare zone ad alto rischio incide­nti per il traffico solitamente sostenut­o, come corso Savona e corso Trieste per fare alcuni esempi, ma anche aree sensi­bili (giardini pubbl­ici, piazze, luoghi di aggregazione) per permettere ai citta­dini di percepire un maggiore senso di sicurezza. Il piano è stato stu­diato dalla polizia municipale e mira a rendere maggiormente controllati tutti gli accessi alla città (per chi proviene da Nichelino, Torino, La Loggia, Trofare­llo, Pecetto, tangen­ziale e la stazione), alcune scuole (il Majorana), la frazio­ne di Revigliasco, le periferie, diverse strade collinari e, ovviamente, il futu­ro campo nomadi di regione Freylia Mezzi. 《La strada è tracc­iata – spiega il sin­daco, Paolo Montagna -, l'obiettivo è re­ndere la città più vivibile e sicura. Il progetto si snoda su due assi: più cont­rollo della viabilità e maggiore attenzi­one ai luoghi più fr­equentati dalla citt­adinanza. Nell'appro­fondimento che attue­remo nelle prossime sedute delle commiss­ioni affronteremo an­che il nodo della co­pertura economica, ma intendo dotare la città di questo fond­amentale progetto》.