MONCALIERI - Aveva quasi 69 anni Yosif Abdel Malak Gamal, per tutti «Jimmy», l’operaio egiziano residente a Moncalieri morto lunedì mattina precipitando da una gru in via Genova a Torino. Era impegnato nell’affissione di un manifesto pubblicitario su un palazzo, quando ha perso l’equilibrio ed è caduto da oltre dieci metri. L’uomo, a quanto pare, non indossava alcuna imbragatura di sicurezza né era legato con un moschettone.
Secondo una prima ricostruzione, Jimmy si trovava a cavalcioni sulle sbarre di protezione del cestello elevatore, mentre stendeva la colla con un bastone. Il cestello avrebbe cominciato a oscillare violentemente, e l’operaio non sarebbe riuscito ad aggrapparsi a nulla prima di cadere nel giardino di una casa di accoglienza della parrocchia Santa Monica. La morte è stata immediata.
Accanto a lui, in quel momento, c’era un collega egiziano che non ha fatto in tempo a soccorrerlo. Diversi passanti hanno raccontato di aver sentito urla e visto la piattaforma abbassarsi rapidamente. Jimmy abitava a Moncalieri in un alloggio popolare e inviava parte dello stipendio alla famiglia in Egitto: moglie e tre figli.
L’inchiesta, coordinata dalla PM Sofia Scapellato, è in mano ai carabinieri e ai tecnici dello Spresal. Si indaga per omicidio colposo contro ignoti e per violazione delle norme sulla sicurezza. Nessuno è al momento iscritto nel registro degli indagati. Sarà disposta l’autopsia per escludere un malore alla base della caduta.


