Roberto ed Eleonora, una coppia di Nichelino, sognavano da tempo di coronare il loro amore con un matrimonio speciale, scegliendo come location la cascina dell'Ordine Mauriziano, immersa nei poderi di Stupinigi. Questo sito, tra i pochi autorizzati a celebrare matrimoni civili nella zona, rappresentava il luogo perfetto per il loro giorno indimenticabile. Tuttavia, la loro felicità ha incontrato un imprevisto. Nel giorno fissato per il grande evento, la coppia ha trovato il portone della cascina chiuso.

L’associazione incaricata dal Comune di Nichelino di preparare e aprire la location, non ha provveduto ad aprire la struttura, causando non solo disappunto ma anche un cambio di programma in extremis. Il matrimonio è stato comunque celebrato, ma in una sede diversa: piazza Camandona. Tuttavia, l’evento non si è svolto come originariamente pianificato e la coppia ha chiesto un risarcimento per l’inconveniente subito. Il Comune di Nichelino ha riconosciuto l'errore e, come previsto, ha rimborsato ai novelli sposi la somma di 500 euro, corrispondente alla cifra pagata per l'affitto del podere. Nonostante l'inconveniente, Roberto ed Eleonora hanno comunque detto il loro fatidico "sì", ma con una storia decisamente inaspettata da raccontare.

Il vice sindaco Carmen Bonino aveva confermato il disguido: «Un errore di comunicazione di cui ci siamo scusati con la coppia e abbiamo proposto il sito di piazza Camandona per riparare al disguido. L'associazione che si occupa di gestire il cascinale in occasioni di eventi e il fatto che gli sposi non abbiano richiamato nel tempo per richiedere gli addobbi ha fatto propendere l'associazione per l'annullamento della celebrazione. Ero lì assieme alla funzionaria comunale e abbiamo proposto un modo per salvare la situazione. Ovviamente i soldi che la coppia ha sborsato verranno restituiti.