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TORINO SUD - Nei scorsi giorni, con la firma dei decreti da parte del presidente della Regione Alberto Cirio, il Piemonte ha rinnovato ufficialmente gli organi di governance delle sue principali aree naturali. Per l'ente Aree protette del Po piemontese è stato nominato presidente Alessio Abbinante. Una scelta che ha scatenato vivaci polemiche.

«Una nomina molto rilevante per tutto il territorio torinese, vercellese e alessandrino è quella relativa al nuovo Consiglio dell’Ente di gestione delle Aree Protette del Po piemontese, Il Parco del Po, che sarà guidato da Alessio Abbinante, appartenente a Fratelli d’Italia. Partito dove, peraltro, lo stesso Abbinante è responsabile delle attività venatorie in ambito regionale. Insomma, come presidente del Parco del Po, il Presidente Cirio ha scelto niente di meno che un cacciatore. Una scelta senza dubbio discutibile e ci viene naturale pensare dovesse essere fatta in modo più attento e appropriato. Il presidente di un Ente così importante, che dovrebbe essere impegnato in difesa di ogni specie selvatica, non crediamo possa essere ben rappresentato da chi a quelle stesse specie usa dare la caccia» dichiarano la presidente del gruppo Pd del Consiglio regionale Gianna Pentenero e la consigliera regionale Pd Simona Paonessa.

«Come se non bastasse, la nomina del presidente è arrivata con quasi un anno di ritardo e i consigli dei parchi non sono ancora stati convocati, mettendo in pericolo la gestione dell’Ente parco stesso. Il Parco del Po è un perla di cui tutto il territorio dovrebbe andare orgoglioso, un habitat stupendo che deve essere sempre tutelato, valorizzato e conservato - concludono Pentenero e Paonessa - La politica, anche in questo caso deve fare la sua parte nell’interesse collettivo. Caro presidente Cirio, un consiglio di buonsenso: la prossima volta affida la guida di parchi naturali a biologi, studiosi di conservazione ambientale o scienze naturali, non a cacciatori».