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RIVALTA - I consiglieri Comunali di Rivalta, Massimiliano Rastelli, Michele Colaci, Mar Rubatto Rubio e Federico Bo, hanno presentato in data odierna, domenica 12 ottobre, un esposto al Prefetto di Torino per richiedere una verifica di legittimità, «in merito alla deliberazione 200 di venerdì 10 ottobre 2025, della Giunta Comunale di Rivalta, finalizzata all’intitolazione di un edificio comunale, sito in via Orsini-angolo via Bianca della Valle alla memoria dell’onorevole Mimmo Lucà (nella foto), parlamentare del Partito Democratico, deceduto in data 14 febbraio 2025».

Il primo firmatario dell’esposto, il consigliere comunale di Fratelli d’Italia Massimiliano Rastelli, afferma che «l’articolo 4, comma 1, del D.P.R. 10 settembre 1990, n. 285 stabilisce che nessuna strada, piazza, edificio pubblico o altro luogo possa essere intitolato a persone decedute da meno di dieci anni, salvo deroga espressa del Ministero dell’Interno per persone che si siano distinte per particolari benemerenze: la ratio della norma è quella di garantire un periodo di adeguato distacco temporale e di riflessione obiettiva sul contributo della persona scomparsa alla collettività».

Nel caso di specie, sottolinea Rastelli, non risulta ancora decorso il termine di dieci anni dal decesso e la deroga prevista può essere concessa solo per persone che abbiano dato prove straordinarie di dedizione civica o meriti eccezionali nei confronti della comunità nazionale o locale, e a giudizio dei consiglieri comunali dell’opposizione, firmatari dell’esposto, «non risulterebbero emergere elementi tali da poter qualificare l’onorevole Lucà come figura di “particolari benemerenze” ai sensi della norma, trattandosi di un esponente politico come altri che hanno svolto funzioni pubbliche nell’ambito dell’attività parlamentare».

«Per queste ragioni - affermano i consiglieri comunali dell’opposizione - abbiamo richiesto che la Prefettura di Torino voglia verificare la legittimità della deliberazione adottata dalla Giunta comunale di Rivalta di Torino, e che, qualora si riscontrino i presupposti, venga sospesa o annullata la procedura di intitolazione fino all’eventuale decorso del termine di dieci anni, oppure fino a valutazione ministeriale circa la sussistenza delle particolari benemerenze».