MONCALIERI - «Esprimo profondo cordoglio e vicinanza alla famiglia dell’operaio di origine egiziana che ha perso la vita questa mattina in via Genova, mentre svolgeva il proprio lavoro. Quest’uomo di 68 anni è morto tragicamente precipitando dal cestello di una gru, mentre stava cambiando un cartellone pubblicitario e un secondo lavoratore, sotto choc, è stato trasportato in ospedale. È una ferita aperta per Torino, che torna a confrontarsi con un dramma già vissuto nel dicembre 2021, a poche centinaia di metri di distanza, quando tre operai persero la vita nel crollo di una gru edile», afferma la Presidente del Gruppo Pd del Consiglio regionale Gianna Pentenero.
«Queste tragedie non possono essere archiviate come fatalità. Ogni incidente sul lavoro è una sconfitta per le istituzioni, per la società e per il sistema produttivo. La sicurezza sui luoghi di lavoro deve essere una priorità assoluta, non un costo da contenere. Serve un impegno concreto e costante: più controlli, più formazione, più responsabilità da parte di tutti gli attori coinvolti», aggiunge Gianna Pentenero.
«Come Gruppo PD in Consiglio regionale continueremo a batterci affinché la tutela della salute e della vita dei lavoratori sia al centro dell’agenda politica. Non possiamo permettere che il lavoro, che dovrebbe essere dignità e futuro, si trasformi in tragedia», conclude la Presidente Pentenero.
«Esprimiamo il più sentito cordoglio alla famiglia e ai colleghi di un operaio per una morte che si doveva evitare. Attendiamo di conoscere la dinamica dell'incidente, ma l'indagine su Brandizzo rivela con drammatica chiarezza tutte le falle di un sistema per cui la sicurezza di lavoratori e lavoratrici è ancora considerata poco più di una perdita di tempo. Se persino lo Stato, come emerge dall'indagine su RFI, non investe in formazione e non rispetta le più basilari regole per lavorare in sicurezza, è tragicamente ovvio che questa strage quotidiana continuerà, con numeri che crescono di anno in anno. Dal 19 dicembre 2021, data del precedente incidente di via Genova, a giugno di quest'anno oltre 3.500 persone sono morte in Italia lavorando e purtroppo nulla cambia. Non basta inasprire le punizioni, bisogna lavorare in profondità sulla formazione, sulla cultura, sul fatto che la vita viene prima del profitto. Lascia poi attoniti l'età della vittima e dell'altro operaio coinvolto, 69 e 70 anni: come mai persone che avrebbero dovuto essere in pensione stavano lavorando su una gru?». Così Alice Ravinale, capogruppo Alleanza Verdi Sinistra Regione Piemonte, Sara Diena, capogruppo comune di Torino Sinistra Ecologista, Emanuele Busconi, consigliere comunale Sinistra Ecologista.