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L'altra mattina a Paesana si è svolta la cerimonia di anniversario della Liberazione e come ogni anno è stata dedicata un'attenzione particolare alla commemorazione dei partigiani caduti, fra i quali ci sono cinque giovani di Nichelino fucilati dai nazifascisti il 30 dicembre 1943. La Città di Nichelino ha preso parte alla celebrazione della ricorrenza con una rappresentanza dell'Amministrazione ed un gruppo di Alpini, per rendere omaggio ai cinque ragazzi nostri concittadini che si unirono alla Resistenza in Valle Po per combattere il nazifascismo, e sacrificarono le proprie giovani vite per difendere i principi della libertà e della democrazia.
 
«In un momento in cui politici senza scrupoli riducono vergognosamente il 25 Aprile a un derby fra fascisti e comunisti, è di fondamentale importanza celebrare modelli di partecipazione civile, capaci di promuovere i valori democratici della convivenza sociale e politica, dell'eguaglianza e della solidarietà», dicono dall'amministrazione comunale.
 
Il 25 Aprile a Nichelino, invece, si è svolta una manifestazione come monito contro tutte le dittature. Hanno partecipato diverse associazioni e partiti cittadini. Uno dei momenti clou è stata lo scoprimento della targa con i nomi dei partigiani nichelinesi sul muro esterno del Circolo Arci Primo Maggio. Poi, dopo la messa, il corteo si è concluso al giardino in memoria dei partigiani in via Vittorio Veneto. Qui ci sono stati i discorsi di un gruppo di ragazzi che ha partecipato al Viaggio della Memoria 2018, del sindaco della Città di Nichelino, della presidente dell'Anpi Paola Bodojra, del partigiano Paolo Ruffino (foto tratte dal profilo Facebook della Città di Nichelino).