«Serve un confronto per favorire lo snellimento delle procedure, per progettare e realizzare i necessari interventi di viabilità in superficie e, al contempo, per permettere ad RFI di valutare alcune modifiche progettuali, come quella relativa alla stazione di Orbassano San Luigi, che il progetto iniziale prevede a 700 metri dall’ospedale e che, vista la distanza dal nosocomio, costringerebbe i pazienti, i loro familiari e i dipendenti della struttura sanitaria ad utilizzare bus navetta o altri mezzi per raggiungerlo». Sono le parole dell'assessore della città di Torino, Maria Lapietra, sposate anche dagli amministratori di Rivalta, Avigliana e Città Metropolitana che, di fatto, chiedono lumi sul piano delle opere che porterà alla nuova ferrovia Sfm5, che collegherà l'ospedale San Luigi al resto della provincia

Amministratori che chiedono alla Regione un confronto sui progetti per la realizzazione delle stazioni, e dei lavori ad esse connessi, dopo che questa mattina hanno incontrato i tecnici di Rete Ferroviaria Italiana, società committente dell’opera, per essere informati sullo stato della progettazione.

«La SFM5 - spiegano dal Comune di Torino -, è un’opera giudicata strategica per poter assicurare sostenibilità al sistema di mobilità nell’area metropolitana torinese e la cui realizzazione ad oggi appare in forte ritardo rispetto al cronoprogramma  (dovrebbe essere conclusa ed entrare in funzione entro il 2018)».