ORBASSANO - Il progetto «Prostata Amica» funziona. Una cabina di regia composta dal team urologico dell’Ospedale San Luigi Gonzaga rivaluta sistematicamente i pazienti già in attesa, per identificare il migliore approccio terapeutico, alla luce dell’introduzione in questi anni di tecnologie sempre più innovative, che spaziano dalla mininvasività alla robotica. Questo nuovo approccio è stato introdotto grazie a una riorganizzazione delle risorse definita dalla Direzione generale su proposta dell’Urologia, diretta da Francesco Porpiglia.
Attiva al San Luigi dal mese di febbraio, «Prostata Amica» a partire da marzo ha consentito un raddoppio delle sedute operatorie e una riduzione dei tempi di attesa di oltre il 20%. Si tratta di un progetto che riguarda un’ampia fascia della popolazione maschile, pazienti di età superiore ai 50 anni, che soffrono di ipertrofia prostatica con fastidiosi sintomi quotidiani, una patologia che colpisce circa il 60% degli uomini.
Centrale per il progetto è il reparto di Day Week Surgery, recentemente ristrutturato sotto la nuova Direzione dell’urologo Stefano De Luca. Si tratta di un reparto disponibile per diverse specialità mediche, fra cui in particolare l’urologia, dotato di sale operatorie dedicate, riservato ai casi clinici che possano concludere l’iter chirurgico e di cura entro la settimana. Alcune nuove tecnologie a disposizione degli urologi del San Luigi offrono questa possibilità ai pazienti affetti da malattia prostatica benigna.