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TROFARELLO - Il Gruppo Imprese Chieresi - GIC ha fatto da trait d’union tra le aziende e gli Istituti di formazione del territorio Ciofs e Itis “Andriano”, con un incontro ospitato dalla Cean SpA di Trofarello che ha visto un confronto sui temi della collaborazione tra mondo produttivo e percorsi ITS Academy con focus su competenze tecniche, sviluppo professionale e opportunità per famiglie e imprese.

I “padroni di casa” Francesco Dragotto e Paola Armenia hanno presentato la CEAN, realtà associata al GIC che si occupa di sviluppo e innovazione nel segmento retail, dalla progettazione alla realizzazione di punti vendita.

Dopo una visita all’azienda, la parola è andata ai rappresentanti dell’ITS – Istituto Tecnologico Superiore di Torino, Franco Burdese e Luisa Cornero, coordinatrice di Meccatronica e Aerospazio, che hanno approfondito le possibilità di collegamento tra imprese e formazione. «La nostra realtà, alternativa all’università tradizionale e molto europea (anche se per ora poco radicata in Italia), permette di avvicinare concretamente i giovani alle reali necessità delle aziende, a partire dalle PMI, con le quali procediamo ogni anno a definire la curvatura formativa proprio in base alle loro esigenze», ha sottolineato Cornero presentando il sistema terziario di Istruzione tecnologica superiore.

Alla serata, oltre alle imprese del territorio, hanno partecipato rappresentanti dell’Istituto “Andriano” di Castelnuovo Don Bosco e del Ciofs-FP di Chieri, sottolineando anche la necessità di coinvolgere maggiormente le ragazze in questi percorsi di formazione.

«Il GIC esprime una leadership che ha la capacità di unire e creare connessioni: oggi, in particolare, abbiamo unito il territorio da Castelnuovo Don Bosco a Trofarello e Carmagnola -commenta Dario Kafaie, presidente del GIC- Si tratta di incontri importanti per far dialogare soggetti diversi tra loro, nell’ottica dello sviluppo locale. Dobbiamo altresì influenzare le famiglie per un cambio di paradigma rispetto alle opportunità per il futuro dei loro figli e delle loro figlie. Anche se, per tenere i giovani a lavorare sul nostro territorio, occorrerà fare in modo che i servizi siano all’altezza, a partire dal trasporto pubblico locale».