Regione Piemonte, Cgil, Cisl e Uil sottoscriveranno nei prossimi giorni un accordo per l’abbattimento delle liste d’attesa in sanità.
Ne hanno dato notizia il presidente Alberto Cirio e l’assessore alla Sanità Luigi Genesio Icardi al termine di un incontro svoltosi nel Grattacielo Piemonte tra il presidente e le organizzazioni sindacali.
“In questi anni abbiamo lavorato sull’aumento della produttività del sistema sanitario per recuperare esami e visite che si erano accumulati negli anni del Covid. Abbiamo smaltito l’arretrato per quanto riguarda le prestazioni più urgenti U, B e D, come certificato anche dalla Corte dei Conti, e ora concentriamo i nostri sforzi sulle visite di controllo e programmabili”, puntualizza il presidente Cirio, precisando che “il percorso che abbiamo condiviso con le organizzazioni sindacali, che sarà al centro di un accordo da siglare nei prossimi giorni, ci consentirà quest’anno di incrementare del 20 per cento la produzione delle prestazioni P".
“L’impegno per l’abbattimento delle liste di attesa - osserva Icardi - è una priorità assoluta per la Sanità regionale, uno sforzo che ha già prodotto notevoli risultati grazie alla collaborazione con le aziende sanitarie, gli erogatori privati, i medici di medicina generale, le associazioni dei pazienti e alle risorse che la Regione ha investito per l’assunzione del personale e per l’ammodernamento e l’adeguamento tecnologico delle strutture e delle apparecchiature sanitarie. Sul piano del metodo, abbiamo ritenuto fondamentale condividere gli obiettivi con le organizzazioni sindacali”.
Durante la riunione è stato illustrato il piano di lavoro sulle liste d’attesa, finanziato con i 25 milioni di euro di risorse nazionali e gli altri 25 milioni individuati nel bilancio regionale per abbattere i tempi delle prestazioni P, in fase di ultimazione da parte del neodirettore di Azienda Zero Adriano Leli in collaborazione con il direttore della Sanità regionale Antonino Sottile e il consulente strategico Pietro Presti. Il piano, che prossimamente sarà presentato nel dettaglio, sarà uno dei punti dell’accordo Regione-sindacati: prevede che esami e prestazioni per i pazienti cronici (circa il 60 per cento delle attuali prescrizioni di classe P) siano esclusi dal Cup e gestiti con percorsi di presa in carico all’interno di ospedali e ambulatori. Percorsi specifici saranno individuati anche per la diagnosi di sospetta patologia tumorale e saranno previste anche giornate dedicate per prestazioni che saranno individuate sulla base dei fabbisogni. A tutto ciò si aggiungono le misure di potenziamento del personale, previste dall’accordo raggiunto all’interno dell’Osservatorio per il personale medico e del comparto, che prevede 2.000 nuove assunzioni entro la fine dell’anno e del quale sarà comunicato l’aggiornamento in occasione della riunione dell’Osservatorio già convocata per il 5 marzo.
Per incrementare la produttività è previsto in Asl e Aso l’inserimento di medici specializzandi con una formula di incentivazioni per le specialità meno ambite e per le destinazioni più disagiate. Si lavora anche sul coinvolgimento degli specialisti ambulatoriali per smaltire l’arretrato di visite e prestazioni. Regione e sindacati hanno condiviso che l’incremento di prestazioni P sia monitorato e conteggiato periodicamente con il tracciamento delle prestazioni erogate e dei contatti. Questo particolare aspetto, su richiesta dei sindacati, sarà inserito nella gara d’appalto per il nuovo gestore del Cup, il cui attuale contratto è in scadenza a ottobre, oltre alla gestione centralizzata di tutte le agende del pubblico e del privato accreditato, la presa in carico attiva delle ricette e il raddoppio della capacità di risposta del centralino.