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BRUINO - Tre mesi di squalifica per un calciatore under 14 della polisportiva Bruinese. Lo ha deciso il giudice sportivo letto il referto dell'arbitro chiamato a dirigere il match del campionato regionale di calcio dello scorso 3 marzo 2025. Il giovane calciatore dovrà rimanere fermo fino al 30 maggio 2025 «per condotta violenta di grave entità ai danni degli avversari e per condotta ingiuriosa nei confronti del Direttore di gara».

Nello specifico il giovane, secondo quanto riportato dal giudice sportivo della Lega Nazionale Dilettanti Piemonte e Valle d'Aosta, «dopo aver commesso fallo ai danni di un avversario, a gioco fermo lo affrontava dapprima con gravi minacce e poi prendendolo per il collo e stringendolo con forza, provocando un inizio di soffocamento dello stesso. Inoltre, sferrava due calci alla parte bassa del corpo del giocatore avversario. Dopo la notifica del provvedimento disciplinare, durante l'uscita dal terreno di gioco il calciatore rivolgeva all'arbitro frasi ingiuriose e minacciava gli altri giocatori avversari, colpendone altri due sempre con calci sferrati sulla parte bassa del corpo. La sanzione comminata tiene conto della complessiva condotta del giocatore avversario e della gravità della stessa».

Alla società è stata poi comminata una multa di 100 euro «per aver consentito l'ingresso sul terreno di gioco, nell'intervallo tra i due tempi, e nell'area riservata antistante gli spogliatoi al termine della partita ad un soggetto non autorizzato e non identificato dall'arbitro in quanto non in distinta, ma chiaramente riconducibile alla Società Polisportiva Bruinese, il quale rivolgeva al Direttore di gara ripetute ingiurie e frasi intimidatorie». Ovviamente la società potrà presentare ricorso contro la pesante squalifica del giovane calciatore così come per la multa che gli è stata inflitta dal giudice sportivo.

Sull'episodio sono arrivate le precisazioni da parte di altre persone che hanno assistito alla scena. «Dal referto si evince un mini killer delle migliori serie televisive, un'animale che riesce ad aggredire 4-5 ragazzini senza che nessuno intervenga. Una sorta di lottatore che avrebbe sbagliato sport. La realtà è che frutto di questa reazione comunque molto grave c'è stata una gestione della gara quantomeno discutibile che ha portato una frustrazione nel ragazzino tale da compiere un'azione altamente malsana. Non esiste nessun soffocamento, nessuna aggressione a 4-5 ragazzini ne tantomeno ingiurie all'arbitro che ha ottenuto di aver fatto squalificare praticamente fino a fine stagione un ragazzino di 13 anni che non ha mai avuto problemi del genere, ne in campo ne nella vita, con lo stupore di tutti i compagni che lo conoscono. L'atteggiamento del giovane non è giustificabile ed è assolutamente da punire, ma andrebbe punito anche l'atteggiamento avuto dall'arbitro di fronte alla redazione del referto».