Domenica 29 settembre nello spazio De Ruggiero in piazza Gerbidi a Rivalta Torinese, nell'ambito della Festa dello sport promossa dalla Città di Rivalta con il patrocinio della Città metropolitana, i rivaltesi hanno festeggiato la loro concittadina Elisabetta Mijno, medaglia d'oro a squadre e di bronzo individuale nella disciplina tiro con l'arco ricurvo Open nei Giochi Paralimpici di Parigi 2024. Elisabetta ha suscitato l'ammirazione di bambini e ragazzi, che hanno potuto rivolgerle alcune domande per soddisfare le loro curiosità sul come e quando ha iniziato a praticare quella che si può considerare la disciplina sportiva più inclusiva, in cui disabili e normodotati possono gareggiare insieme.
L’atleta, originaria di Trana, ma rivaltese d’adozione, ha iniziato l’incontro sottolineando che “per me è bellissimo stare con i bambini e provare a trasmettere loro quello che ho provato praticando lo sport, quello che lo sport mi ha insegnato, mi ha dato e ancora mi darà. Ed è bello che oggi qui a Rivalta ci siano anche le famiglie, perché senza di loro i ragazzi non potrebbero praticare lo sport”. Dopo la prima parte di introduzione generale, Elisabetta è stata intervistata su temi che spaziavano dall’inizio della sua carriera sportiva alla sua professione, dalle emozioni che si provano nel conquistare successi a livello internazionale ai consigli per i ragazzi che intendono avvicinarsi al tiro con l’arco e per le loro famiglie.
Molto interessanti le domande che i numerosi bambini presenti all’evento hanno rivolto ad Elisabetta e all’altro azzurro Matteo Bonacina, che alle Paralimpiadi ha concluso con il 4° posto nella disciplina dell’arco misto compound con Eleonora Sarti, per capire come e perché hanno iniziato a tirare con l’arco. Paraplegica dall’età di cinque anni a causa di un incidente stradale, Elisabetta è una ragazza dalle idee chiare, tanto da portare avanti le sue due passioni, lo sport e la medicina, con un impegno ed una dedizione che l’hanno premiata nei risultati ottenuti. Si è avvicinata in tenera età al tiro con l’arco, specializzandosi nell’Arco Olimpico categoria W2 Seniores Femminile. Nello stesso tempo ha portato avanti i suoi studi in ortopedia fino alla laurea. È una delle veterane della Nazionale italiana. Ha conquistato la medaglia d’argento nelle Paralimpiadi di Londra 2012 e quella di bronzo a Rio 2016.
“Il momento sportivo più bello, oltre alle medaglie paralimpiche, è legato all’aspetto della condivisione che si vive con la squadra, perché la squadra è un concetto che trovi solo nello sport o in pochissime altre realtà” ha spiegato durante l’intervista. Oltre ad essere un’atleta di successo, Elisabetta è un apprezzato medico chirurgo del Cto. Oltre ad Elisabetta Mijno e a Matteo Bonacina, ai festeggiamenti voluti dall’amministrazione locale erano presenti il sindaco Sergio Muro, l’assessore allo Sport Nicola Lentini e gli organizzatori della manifestazione.