Girava in bicicletta per Moncalieri, ogni tanto qualche negoziante gli dava un aiuto ed era un appassionato collezionista di gratta e vinci che la gente buttava via, magari distrattamente dopo una vincita di pochi spiccioli. Alef Ghali era un clochard che in città lo conoscevano in tanti. "Una persona buona", ripetono coloro che lo incrociavano. Silenziosa e tranquilla, aveva scelto di vivere ai margini in quella baracca in borgata Rossi dov'è stato trovato mummificato. Chissà  da quanto tempo era li. "Ora che mi ci fa pensare era qualche mese che non lo vedevo", spiega una negoziante di borgo Aje, "scambiavamo qualche parola, ogni tanto gli davo qualcosa". Tempo fa il Comune gli aveva offerto un riparo più sicuro, ma aveva rifiutato. Tra le ipotesi del decesso, l'asfissia: per scaldarsi usava bruciare cose in barattoli di lamiera generando fuliggine. Potrebbe averne respirata troppa durante una notte fredda.