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Ancora scritte fasciste sui muri di Nichelino. Come ormai accade da alcuni anni la Festa della Liberazione diventa l’immancabile occasione per rispolverare croci celtiche, vecchi slogan e un contrasto mai sopito.  All’alba di questa mattina, 25 aprile, nei pressi dei giardini della Resistenza di via Vittorio Veneto qualcuno ha vergato con la vernice nera il nome di Marilena Grill, la giovane volontaria che aveva aderito alla Repubblica di Salò, fucilata dai partigiani dopo la fine della guerra.  Aveva 16 anni, faceva parte del Saf, il servizio ausiliario femminile e, dopo l’arresto a Torino, venne uccisa il 3 maggio 1945. Accanto alla scritta è comparsa anche una croce celtica, proprio nel punto in cui passerà il corteo, intorno alle 11,30.

Già negli scorsi anni i giardini della Resistenza erano stati vandalizzati con scritte e slogan fascisti, mentre alcune svastiche e ancora il nome di Marilena Grill erano comparsi anche sul monumento dedicato ai partigiani nella vicina Garino. «Un atto vergognoso – ha commentato l’assessore Fiodor Verzola – Così come vergognosi tutti coloro che in questo giorno esaltano l’ideologia fascista». Nel corso della mattinata poi i volontari, assieme ai ragazzi che hanno partecipato al Treno della Memoria hanno coperto le scritte con lo spray.