TROFARELLO - Si è svolto nel corso della giornata di giovedì 7 agosto l’incontro tanto atteso tra il Comune di Trofarello e Rete Ferroviaria Italiana, in un clima di piena collaborazione istituzionale. Si è discusso del maxi campo fotovoltaico delle ferrovie.
L’ Amministrazione comunale, pur avendo ribadito nell’incontro che non condivide il principio per cui venga usato del suolo agricolo per la creazione di campi fotovoltaici, visto che si tratta di un’opera pubblica di interesse nazionale tutelata da normativa statale, ha offerto delle alternative e sta lavorando con i propri uffici per garantire la realizzabilità delle proposte. Inoltre, è stato effettuato un sopralluogo congiunto con i tecnici Rfi e comunali sui luoghi interessati. Erano presenti anche il sindaco, Stefano Napoletano e l’assessore all'agricoltura Giuseppe Scaglia.
Rete Ferroviaria Italiana, fanno sapere dal Comune, ha accettato di attuare una fortissima riduzione delle aree oggetto di interesse: «L’intervento che si vuole ipotizzare, per armonizzarsi sul nostro territorio, dovrà ridursi del 90% rispetto all’area oggetto di indagine. Diversamente, si andrebbe ad occupare un quantitativo di suolo che snaturerebbe la vocazione agricola dell’area. Una prima ipotesi avanzata da Rfi durante l’incontro potrebbe, in linea con la capacità di assorbimento della cabina elettrica di trasformazione sita in via della Croce Rossa, aggirarsi su una superficie lorda di 12-15 ettari per addivenire ad un più modesto impianto di circa 12 megawatt. Il campo fotovoltaico dovrà occupare l’area della ex discarica comunale (che da sola potrebbe soddisfare il 20-35% della superficie necessaria). Il fabbisogno non coperto dalla ex discarica dovrà essere soddisfatto da aree già compromesse e di scarso pregio. Abbiamo individuato una porzione di terreno non ricompreso nell’area oggetto di indagine (che potrebbe soddisfare, da solo, circa fino al 35-40% della superficie necessaria)».
«Il campo fotovoltaico dovrà, ad ogni modo, essere del tipo agri-fotovoltaico, ossia un sistema di produzione di energia rinnovabile che combina la coltivazione di terreni agricoli con la produzione di elettricità. La tipologia costruttiva dovrà permettere potenzialmente il pascolo del bestiame e la coltivazione delle medesime colture agricole che oggi vengono lavorate, attraverso l’installazione di celle fotovoltaiche che ruotano posate ad una distanza, tra le aste, di circa dieci metri (questo per permettere il passaggio di mezzi agricoli)» aggiungono dall’amministrazione comunale di Trofarello. Tra le condizioni poste quella che sia garantita la priorità dello sfruttamento dei terreni su cui sorgerà l'agri-fotovoltaico alle aziende agricole locali (con priorità ai coltivatori attuali) e l’impegno formale da parte di Rfi a non ampliare il campo fotovoltaico in futuro.
Il sindaco Napoletano e gli assessori Scaglia e Tomeo stanno studiando le compensazioni ambientali di cui l’ente potrà beneficiare: «Dovranno essere fatti gli opportuni riscontri di natura tecnica e sarà previsto un successivo incontro con i tecnici RFI alla fine del mese di agosto. Sostanzialmente possiamo affermare che il campo fotovoltaico è ridotto del 90% rispetto all’area di studio e si dovranno occupare i terreni di vecchie discariche o già compromessi». Su richiesta del sindaco Stefano Napoletano, la questione verrà posta all’ordine del giorno del Consiglio Regionale del Piemonte su interessamento del presidente, Davide Nicco. La valutazione finale dell’opera verrà condotta coinvolgendo gli agricoltori locali.