NICHELINO - Con la pronuncia di estinzione del reato «per morte del reo», si è chiuso a Cuneo il processo per truffa a carico di un imprenditore di Vinovo titolare di un'azienda di Nichelino specializzata nella fornitura di dispositivi medici. L'uomo era accusato di essere il regista di una frode ai danni dell’ospedale Santa Croce e Carle di Cuneo (per 855 mila euro) e della Città della Salute di Torino (per 1 milione e 369 mila euro).
Il sistema era stato oggetto di un'indagine della Guardia di Finanza nel 2019. Prevedeva la complicità di due caposala che autorizzavano fatture per materiali mai consegnati. Decisivo per l’avvio dell’indagine fu un esposto della direttrice della farmacia ospedaliera di Cuneo.
Uno dei complici, infermiere con incarichi negli acquisti, ha ammesso di aver ricevuto circa 30 mila euro in cambio di ordini gonfiati. A recapitare le finte bolle era un magazziniere e uomo di fiducia dell’imprenditore. Entrambi hanno patteggiato, mentre l'imprenditore è stato rinviato a giudizio e condannato in primo grado a Torino, prima di morire nel giugno 2024.
Con la sua scomparsa verranno restituiti al curatore dell'azienda, oggi in liquidazione, i 161 mila euro sequestrati sui conti aziendali.


