"Non siamo stati coinvolti nella decisione. Per noi la Gobetti era un punto di riferimento: un asilo all'interno di un contesto naturalistico per far crescere i nostri figli in un ambiente unico. Per questo abbiamo chiesto al Comune di rivedere l'idea di non ricostruire più la scuola, come preannunciato dal primo cittadino". I genitori dei piccoli alunni della primaria Gobetti di Piossasco si riuniscono e urlano tutta la loro delusione per la decisione dell'amministrazione comunale di non avviare più il progetto di ricostruzione del plesso scolastico, chiuso da oltre un anno per problemi legati all'amianto. E lo hanno fatto con una lettera firmata in cui hanno chiesto un incontro pubblico con il sindaco. La decisione del Comune si basa sui dati nascite a Piossasco: in forte calo (come in tutta Italia) e che secondo il Comune non giustificano una spesa di milioni di euro per rifare l'edificio. I piccoli alunni possono essere - secondo l'idea di palazzo civico -, distribuiti sugli altri plessi cittadini. "Noi non vogliamo dire no alla manutenzoine nelle altre strutture scolastiche - dicono i genitori -, ma se c'è la scelta di dirottare i fondi comunali su altre realtà cittadine scolastiche, allora si provi a trovare i fondi per la Gobetti da bandi o altri canali".