A distanza di più di un mese dalla sentenza del Tar sull’appalto per la gestione del servizio di igiene urbana nell’area della cintura sud di Torino, ancora non si intravede una fine della lunga vicenda legale iniziata nel 2017. «E il consorzio Covar 14 dimostra una volta di più di vivere uno stato di evidente confusione, perdendo tempo con provvedimenti immediatamente sconfessati, che peraltro rischiano di mettere in dubbio l’aggiudicazione sulla quale sta per pronunciarsi l’Anac, così generando un ulteriore e defatigante contenzioso», così la Teknoservice di Piossasco.
 
«L’ultima sentenza del Tar ci ha restituito un quadro a nostro giudizio estremamente chiaro: alla gara d’appalto indetta dal Covar 14 nell’ottobre del 2016 avevano partecipato due soggetti, ma uno di essi, quello risultato vincente, non aveva i requisiti necessari – afferma il d.g. di Teknoservice, Alberto Garbarini – Ora, questa sentenza giunge dopo un primo verdetto del tribunale amministrativo a cui ha fatto seguito quello del Consiglio di Stato nella stessa direzione. Ci pare evidente che l’affidamento dei servizi, per esclusione, debba andare all’altro partecipante. Il che, tra l’altro, comporterebbe anche un risparmio notevole per i Comuni e di conseguenza per i cittadini. Invece, il consorzio ha preferito provare ad indire una gara-ponte per la durata di sei mesi, prorogabili fino ad altri dodici mesi. Ma con quale autorità, visto che è stato commissariato dal Tar? Ed infatti, prontamente, dopo la nostra diffida a proseguire su quella strada, la gara-ponte è stata annullata. Non capisco la pervicacia con cui il Covar 14 si sia sempre ostinato ad evitare la soluzione più ovvia e giusta, ossia l’affidamento del servizio a Teknoservice, cioè a chi, per esclusione dell’unico altro concorrente, si è di fatto aggiudicato la gara d’appalto».
 
Per giungere finalmente alla conclusione della vicenda non si dovrà attendere ancora molto. Il Tar ha infatti indicato un tempo massimo di 60 giorni per l’esecuzione della sentenza (ossia entro il 22 ottobre prossimo), compito che spetterà al commissario incaricato, ossia il presidente dell’Anac.