Quando le bollette danno gioia. E, soprattutto, dispensano sorrisi – anziché arrabbiature, come di consueto – aiutando il prossimo. E’ quanto, grazie a "uBroker Srl", accadrà Mercoledì 31 Gennaio alle ore 10.30, presso la Mensa dei Poveri a Torino, in Via Belfiore 12, proprio nel giorno in cui, nel lontano 1888, saliva alla gloria degli altari San Giovanni Bosco. Già, perché con il denaro fatto risparmiare ai consumatori italiani che oggi fruiscono gratuitamente di luce, gas, energia elettrica, telefonia e servizi internet, è possibile fare del bene. Come? Aderendo a ‘ZERO’ (www.scelgozero.it), il primo social utility network della storia in grado di azzerare le bollette. Canone Rai, Iva e accise comprese. Dettagli di spesa che, da voci di costo, si trasformano in voci di sconto. Per la gioia delle tasche di privati e PMI, finalmente liberi dal cosiddetto ‘incubo-salasso-bollette”.
Un’idea geniale, sensazionale e rivoluzionaria al tempo stesso, che ha trasformato in gioie gli abituali dolori connessi ai cosiddetti consumi primari. E’ nata dall’estro creativo dell’ingegnere biomedico e informatico Cristiano Bilucaglia, già eletto Imprenditore dell'anno nel 2015, pluripremiato da consumatori e imprenditori per via di una carriera professionale tutta tesa alla creazione di progetti di business legati al concetto di sharing economy, l’economia della condivisione propriamente detta, essendo anche il padre dell’EuroCredito, dal 2009 a oggi la prima moneta complementare italiana nata anch’essa proprio a Torino - come ‘ZERO’ - poco dopo lo scoppio della crisi di liquidità del 2008.
«Fare impresa, oltre che distribuire benessere e ricchezza sul territorio, vuol dire anche rinvestire parte degli utili maturati a favore degli ultimi, se vogliamo che il Paese riparta davvero, ritrovando i suoi valori fondanti e fondamentali», dichiara Cristiano Bilucaglia, Presidente di uBroker Srl, (Multiutilities Compay ideatrice di ‘ZERO’, www.ubroker.it), che in soli 36 mesi è cresciuta del 300% annuo, erogando in bolletta, nel medesimo periodo, ben oltre 2 milioni di euro di sconti reali. «Motivo per cui abbiamo fatto produrre dallo storico Pastificio Agricolo Mancini, nelle Marche, una fornitura di pasta artigianale atta a sfamare 1000 poveri. La pasta, come il grano, richiamano il lavoro e le Sacre Scritture. Abbiamo scelto di affidarci a una PMI del Centro Italia, come segno concreto di comunione e unità con il cuore del Paese, in un momento così difficile della nostra storia nazionale».
Aggiunge Bilucaglia: «Sono venuto a conoscenza di questa splendida realtà caritatevole leggendo sui giornali dell’Arcivescovo di Torino, Monsignor Cesare Nosiglia, intento a servire pasti ai poveri insieme ai volontari. Oggi, con gioia, posso dare anch’io il mio contributo, come imprenditore cattolico, a questa nobile opera della Divina Provvidenza fiorita proprio nella città che ha dato all’Italia i grandi Santi Sociali come anche San Giuseppe Benedetto Cottolengo, San Giuseppe Cafasso e tutti gli altri campioni di fede e carità nati sotto la Mole tra ‘800 e ‘900», conclude entusiasta.
TORINO - Alla mensa dei poveri pasta donata con le bollette azzerate
Quando le bollette danno gioia. E, soprattutto, dispensano sorrisi – anziché arrabbiature, come di consueto – aiutando il prossimo...
