BEINASCO - «Retromarcia dell’Asl To3 e della Giunta Cirio dopo la letteraccia del 25 novembre scorso del direttore La Valle, che, senza un confronto con i sindaci e con il Consiglio regionale, decretava la cancellazione della più virtuosa esperienza di medicina territoriale del Piemonte, vale a dire le case della salute di Cumiana, Beinasco-Borgaretto, Vigone e Pianezza. Sorte vent’anni fa, queste strutture rappresentano un fiore all’occhiello delle cure di prossimità, perché consentono ai medici di lavorare in sinergia e di dedicarsi all’attività clinico-diagnostica, delegando a segreterie ed infermieri le altre attività». Così Monica Canalis, consigliera regionale Pd, che aveva lanciato l'allarme sulle case della salute.
«Le case della salute erano case della comunità ante litteram e siamo felici che ieri il direttore La Valle lo abbia riconosciuto, posticipando il termine di questa esperienza e aprendo alla nostra proposta di farne un prototipo delle nuove case della comunità spoke. Ora dovremo monitorare questa transizione, affinché avvenga in tempi brevi e nella tutela del personale delle case della salute - aggiunge Canalis - auspichiamo che arrivi presto un atto formale dell’assessorato regionale alla sanità, che proroghi l’attuale scadenza del 31 dicembre e ponga le basi della riconversione in case della comunità spoke. Sarebbero le prime del Piemonte, un bel risultato preparato retroterra delle case della salute. Un modello che ha fatto e che può continuare a fare da apripista in Piemonte».

