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MONCALIERI-CARMAGNOLA - Il Comune di Torino ha avanzato una richiesta di risarcimento danni da 100 mila euro nel processo «Factotum», che vede al centro presunte infiltrazioni della 'ndrangheta nel territorio torinese, con ramificazioni nella zona di Moncalieri e Carmagnola. L’amministrazione di Torino si è costituita parte civile, affiancandosi ad altri enti come la Regione Piemonte e il sindacato Filca Cisl, che hanno presentato analoghe richieste di indennizzo.

Al momento sono coinvolti nel procedimento cinque imputati, tra cui alcune figure chiave ritenute dagli investigatori esponenti della criminalità organizzata attiva tra Moncalieri e Carmagnola. Il procedimento è nato da un’indagine del Gico della Guardia di Finanza, condotta con il coordinamento della Direzione Distrettuale Antimafia di Torino. L'inchiesta ha messo in luce presunte attività illecite riconducibili alla 'ndrangheta, che avrebbe cercato di radicarsi nel tessuto economico e sociale dell’hinterland torinese.

Con la sua costituzione come parte civile, il Comune di Torino intende affermare il principio che la criminalità organizzata danneggia in modo diretto le istituzioni e la collettività. La richiesta economica è simbolica ma significativa, un segnale chiaro di tolleranza zero verso ogni forma di infiltrazione mafiosa sul territorio. Il processo Factotum si inserisce in un contesto più ampio di contrasto alla criminalità organizzata in Piemonte, visto che negli ultimi anni sono emersi diversi casi di infiltrazione mafiosa in settori strategici, dall’edilizia ai trasporti.