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ORBASSANO - E' stata un successo lo scorso 25 novembre, in occasione della Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza sulle donne, l'iniziativa «Da frammenti a comunità»: ricuciamo le ferite della violenza», svolta al teatro Pertini di Orbassano. E' stato un momento di riflessione condivisa, introdotto dalle donne dell'Amministrazione comunale con la presentazione del progetto «La Coperta che Cura» e lo spettacolo «Ritratti di Donna», dedicato alle storie, alle fragilità e alla forza che emergono dai percorsi di rinascita.

«Una bella serata, un momento di riflessione condivisa partendo dalle citazioni del libro "Perché contare i femminicidi è un atto politico" della scrittrice e giornalista orbassanese Donata Columbro - spiega la sindaca, Cinzia Maria Bosso - Un'iniziativa che ha visto le donne dell'Amministrazione unite per portare un messaggio forte di prevenzione, contrasto e lotta alla violenza contro le donne. Un'iniziativa che è stata un intreccio di voci, di sguardi, di racconti e di gesti simbolici che hanno dato forma a un messaggio chiaro: la violenza non si combatte da soli. Si combatte come comunità, riconoscendo ciò che fa male e sostenendo ciò che può trasformare. Abbiamo ascoltato parole che chiedono coraggio, numeri che diventano memoria, testimonianze che diventano responsabilità. Abbiamo visto una coperta che non scalda soltanto: ricuce. Rammenda ferite, restituisce senso di appartenenza, ricorda che ogni frammento, quando incontra un altro frammento, può generare cura».

«Poi lo spettacolo: un percorso emotivo che ci ha portati dentro quattro dimensioni umane – la disillusione, la violenza, l'ironia e la speranza – ricordandoci che la lotta contro la violenza di genere non è mai lineare, ma è fatta di complessità, di cadute e di rinascite - conclude la prima cittadina - Un pensiero semplice ma potente: ciò che accade attorno a noi ci riguarda. Riguarda le istituzioni, riguarda i professionisti, riguarda la comunità, riguarda ciascuno di noi. E ogni scelta – ascoltare, credere, intervenire, accompagnare – può fare la differenza. Il 25 novembre non è una data che conclude qualcosa. E' una data che ci ricorda da dove ripartire. Domani, dopodomani, ogni giorno. E continuiamo, insieme, a ricucire».