CANDIOLO - A Candiolo scatta l’allarme per la carenza di medici di base. Le associazioni Utim e CittadinanzAttiva Piemonte denunciano una situazione critica: circa mille cittadini si trovano senza un medico di riferimento, dopo l’interruzione improvvisa dell’attività della dottoressa Veronica Lambertenghi, comunicata ufficialmente dall’Asl To5 lo scorso 8 agosto 2025. L'azienda sanitaria ha attivato temporaneamente un ambulatorio l’8, l’11 e il 12 agosto, ma secondo le associazioni non ci sono stati altri interventi né comunicazioni successive.
A oggi, nel comune operano solo quattro medici di base: due prossimi alla pensione e due con studio anche in altri comuni. Una condizione che non permette di assorbire i pazienti rimasti scoperti, né di garantire visite domiciliari, fondamentali per anziani e persone fragili. Le associazioni chiedono con urgenza la riattivazione di un ambulatorio temporaneo, almeno fino a quando ogni cittadino non avrà un nuovo medico assegnato. Ribadiscono l’importanza della prossimità territoriale come principio essenziale per un’assistenza sanitaria efficace.
Anche il Comune, pur non avendo competenza diretta, è intervenuto: ha avviato un confronto con l’Asl, potenziato i trasporti verso Nichelino e Vinovo con Spaip e Croce Verde, e attivato sportelli digitali per aiutare i cittadini nella scelta del medico online. Al momento, un medico a Vinovo ha ancora posti disponibili, ma l’obiettivo resta riportare un presidio stabile a Candiolo.