ORBASSANO - L’Asl To3 blocca le prestazioni aggiuntive in prevenzione oncologica istituite per abbattere le liste d’attesa. Lo denuncia la UILFPL Torino e Piemonte, che per il 2025 prevede il mancato raggiungimento degli obiettivi fissati e chiede un intervento della Regione Piemonte. In base a quanto sostenuto dalla dirigenza dell’azienda sanitaria, nonostante la Regione Piemonte abbia deliberato lo scorso 5 settembre lo stanziamento di ulteriori fondi a copertura delle prestazioni aggiuntive per l’abbattimento delle liste d’attesa, l’Asl To3 ha deciso di bloccarne l’erogazione in attesa di chiarimenti in merito all’utilizzo di tali somme e adducendo problematiche di bilancio e di tetto di spesa.
«Nonostante la grave carenza di personale tecnico di radiologia e medico specialistico che si accentuerà a breve a causa dei pensionamenti – dichiara Domenico Albanese, segretario aziendale UILFPL Asl To3 - anche quest’anno la struttura ha eguagliato a giugno le 11 mila prestazioni effettuate nello stesso periodo del 2024, ma le criticità legate alle poche risorse umane disponibili ed in ultimo a questo inaspettato stop alle prestazioni aggiuntive, con molta probabilità causerà una flessione rispetto agli obiettivi prefissati, pari a 50 mila prestazioni entro fine anno».
Il blocco delle prestazioni aggiuntive, denuncia il sindacato, fermerà anche un settore delicatissimo: quello della diagnostica preventiva oncologica e in particolare il programma di screening mammografico «Prevenzione Serena». «Una decisione che appare inspiegabile – commenta Nazzareno Arigó, segretario generale UILFPL Torino e Piemonte – soprattutto alla luce di una determina regionale che ha reso disponibili nuove risorse economiche, seppur contingentate, proprio per potenziare l’offerta. Eppure, la Asl To3 ha scelto lo stop, adducendo come motivazione l’insufficienza dei fondi. Chiediamo quindi alla Regione, se così fosse, di farsi carico della copertura economica, in particolare in quelle aziende con criticità sui tetti di spesa come la Asl To3».
«Non è accettabile che, ancora una volta, la logica economica prevalga sulla tutela della salute delle persone – denuncia il segretario generale UILFPL Torino e Piemonte Nazzareno Arigó – la diagnosi precoce dei tumori, in particolare di quello mammario, richiede tempi rapidi e certi, perché da essa dipendono la prognosi, il percorso clinico e, in ultima analisi, le possibilità di guarigione delle donne coinvolte». La UILFPL chiede quindi un intervento urgente dell’assessore regionale alla Sanità, Federico Riboldi, affinché vengano immediatamente riattivate le prestazioni aggiuntive nel rispetto degli accordi regionali, evitando di compromettere un servizio fondamentale di prevenzione. L'Asl To3, nella nostra zona, è l'azienda sanitaria di riferimento di Beinasco, Bruino, Orbassano, Piossasco, Rivalta di Torino.