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ORBASSANO - E' partito al San Luigi «Aviator», un percorso formativo dedicato a medici, infermieri, farmacisti e assistenti sanitari per rafforzare la cultura vaccinale negli adulti più vulnerabili. I numeri parlano chiaro: le coperture per influenza e pneumococco sono ancora lontane dagli obiettivi. L’Herpes Zoster aumenta fino al 50% il rischio di complicanze nei pazienti fragili. E pesano ancora la scarsa informazione alle famiglie e la diffidenza verso i vaccini.

Per questo il San Luigi ha scelto di investire nella formazione: perché per chi vive malattie croniche, oncologiche o reumatologiche la vaccinazione è parte della cura, non un gesto accessorio. Una giornata di lavoro e confronto, coordinata dalla professoressa Silvia Novello, direttore dell’Oncologia del San Luigi, e dalla professoressa Roberta Siliquini, docente di Igiene all’Università degli Studi di Torino, con l’obiettivo di migliorare la protezione dei pazienti più vulnerabili. «Un passo concreto verso una presa in carico più forte e più sicura», spiegano dal San Luigi.