"Un giorno che, nella sua drammaticità, non potrò mai dimenticare. Ripenso senza sosta a quelle sequenze terribili, con la vita di un ragazzo appesa a un filo, in cui pochi secondi possono fare la differenza. Non sono un eroe. Semplicemente oggi, qualcuno, lassù, ha voluto che fossi la persona giusta al momento giusto. Ragazzo, rimettiti presto". Sono le parole di Luigi Risucci, arbitro di Nichelino che nella giornata di domenica ha salvato la vita ad un giovane calciatore di 16 anni. La partita è Centrocampo-Mercadante, campionato provinciale di Torino: un giocatore della squadra di casa, Samuel G. salta e prende un colpo alla tempia. Il ragazzo cade a terra e tutti i giocatori con le mani nei capelli chiamano a gran voce i soccorsi. L'arbitro capisce subito la gravità della situazione e apre la bocca al ragazzo tenendogli la lingua per evitare che soffocasse. Nel terrore generale vengono chiamati i soccorsi: il ragazzo è stato messo sulla barella con la testa fasciata e portato in osservazione all'ospedale San Giovanni Bosco di Torino. Adesso sta bene, ma la vita la deve a quell'arbitro che non vuole essere chiamato eroe, sebbene per pochi secondi abbia evitato una tragedia.

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