NICHELINO - Daspo cinofilo: nasce in Piemonte la blacklist dei maltrattatori di animali. Arriva un modello innovativo che può fare scuola a livello nazionale. Obiettivo centrato per Fiodor Verzola, l'assessore alla tutela degli animali della città di Nichelino e il referente del progetto Daspo cinofilo
«Con grande orgoglio ed entusiasmo, lunedì 19 maggio, ho partecipato in Regione Piemonte a un tavolo tecnico decisivo per la realizzazione del Daspo cinofilo, uno strumento rivoluzionario per la tutela del benessere animale. Dopo anni di impegno e progettazione come assessore ai diritti degli animali per la città di Nichelino, posso finalmente annunciare che il Daspo cinofilo diventa realtà. Un risultato straordinario, frutto di un lavoro capillare e condiviso, che oggi si afferma come esempio virtuoso e anticipatore a livello nazionale - spiega Fiodor Verzola - Il Daspo cinofilo nasce per interrompere il ciclo della violenza nei confronti degli animali e impedire che persone già responsabili di maltrattamenti possano continuare a detenere cani o altri animali impunemente. Non sarà più possibile nascondersi dietro l’anonimato o la mancanza di controlli: chi ha commesso reati o è stato segnalato per gravi irregolarità, non potrà più adottare, acquistare o detenere animali».
Ecco, come funzionerà il sistema: «Il nuovo strumento opererà all’interno del sistema nazionale Sinac – Sistema Informativo Nazionale per l’Anagrafe Canina – che supera l’attuale sistema Arvet - aggiunge Fiodor Verzola - Grazie all’integrazione con tecnologie avanzate, sarà possibile, in fase di richiesta di adozione o cessione, consultare in tempo reale la presenza di eventuali segnalazioni sul richiedente. Un flag visibile solo agli operatori autorizzati (veterinari, forze dell’ordine, enti preposti) indicherà: la presenza di procedimenti per maltrattamento, eventuali diffide in essere, provvedimenti di interdizione alla detenzione di animali. Un sistema di blacklist ufficiale, centralizzata e consultabile, che costituirà un punto di svolta per canili, allevatori e associazioni, consentendo loro di verificare se l’affidamento di un animale può avvenire in condizioni di sicurezza e rispetto».
Si tratta di una tutela concreta per gli animali: «Questa impostazione innovativa – che concentra l’attenzione sulla responsabilità dei proprietari, non sugli animali – rappresenta una rivoluzione culturale e operativa: finalmente si afferma in modo chiaro che chi ha fatto del male a un animale non potrà più avere accesso indisturbato a nuovi animali. È un passaggio epocale e necessario - specifica l'assessore nichelinese - Un altro elemento cardine sarà il riconoscimento della cessione non motivata di un animale come una forma di abbandono, concetto che stiamo inserendo formalmente nel sistema. Non sarà più possibile disfarsi di un cane o di un gatto senza giustificazione e restare impuniti: anche questo è un segno tangibile di civiltà. Un sentito ringraziamento va a Ivan Radice, figura competente e appassionata, referente regionale per il benessere animale e per gli Interventi Assistiti con gli Animali, che ha lavorato al mio fianco e recepito pienamente le mie indicazioni per rendere questo progetto una realtà concreta. Grazie anche ai giuristi e ai tecnici della Regione Piemonte che hanno creduto in questa visione, e che oggi pongono le basi per un sistema replicabile in tutte le regioni italiane».
Una rivoluzione che parte da Nichelino: «Il daspo cinofilo nasce anche dall’esperienza amministrativa della Città di Nichelino, dove negli ultimi anni abbiamo costruito, con determinazione, una rete di tutela reale per gli animali, a partire dall’Ufficio Tutela Animali, primo in Italia per impostazione istituzionale - conclude Fiodor Verzola - Oggi quella visione si espande, diventando patrimonio collettivo e modello per l’intero Paese. È questa la rivoluzione che vogliamo vedere: un’Italia dove i diritti degli animali siano garantiti con strumenti concreti, dove la violenza non trovi più scappatoie e dove la tutela degli esseri senzienti non umani sia finalmente al centro dell’agire politico e amministrativo».