Con la determina dirigenziale del 04 maggio si è concluso l’iter per l’assegnazione del Candiolo Village (struttura, bar, teatro dei Bottoni, palestrina, campo da tennis e campo da calcetto). La società che si è aggiudicata la gestione per la durata di 12 anni è la Toboga SSD, realtà lombarda che ha battuto l'Asd Candiolo. Si chiude così, dopo circa un anno, una telenovela che aveva visto una precedente gara annullata per vizi di forma, proteste di piazza e ricorsi al tar legati a quest'ultima assegnazione. 

"A seguito dell’annullamento della precedente gara di assegnazione di giugno - spiega il sindaco Stefano Boccardo -, a causa irregolarità di entrambi i partecipanti nel presentare la documentazione richiesta, si è proceduto all' assegnazione diretta dei due campi da calcio e spogliatoi alla ASD Candiolo Calcio, ai fini di garantire la continuità delle attività a tutti i ragazzi delle squadre della società e alla messa in gara della struttura del Village per una durata di anni 12 a fronte della presentazione di offerta tecnica ed economica. Nell’esaminare le candidature in quest'ultima gara delle due società ha ravvisato nei confronti della ASD le condizioni per l’esclusione dalla gara a termini di legge, a causa del mancato rispetto da parte della ASD del precedente contratto di affidamento della struttura, scaduto a settembre dello scorso anno. La principale clausola contrattuale non rispettata è costituita dalla mancata realizzazione di un campo da beach-volley da realizzarsi nell’area attualmente libera di fronte ai campi da padel , come previsto nel contratto sottoscritto tra Comune e ASD nella persona del presidente".

In seguito ad un ricorso al Tar della stessa Asd, il tribunale aveva riammesso la società sportiva locale alla gara, ritenendo che quanto contestato non fosse, di per se stessa, una giustificazione sufficiente per l’esclusione dalla gara, in quanto il Comune avrebbe dovuto procedere durante la precedente convenzione alla contestazione del mancato rispetto contrattuale. La Asd è stata quindi riammessa, ma non ha vinto. "In tutta questa vicenda non esistono vinti o sconfitti - aggiunge il primo cittadino -, non siamo ad una partita di calcio. La posta in gioco è il funzionamento di una struttura che rappresenta molto per Candiolo, che ha le potenzialità per sostenersi economicamente e che deve essere al servizio di tutti i cittadini indistintamente".