Il Centro per il libro e la lettura  ha dichiarato Moncalieri “Città che legge”. Con questo riconoscimento si intende valorizzare e promuovere quelle amministrazioni comunali impegnate a svolgere con continuità sul proprio territorio politiche pubbliche di promozione della lettura.
L’iniziativa, promossa dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo d’intesa con l’ANCI (Associazione Nazionale dei Comuni Italiani), vuole sostenere la crescita sociale e culturale  delle comunità anche attraverso la diffusione della lettura. La lettura  come valore riconosciuto e condiviso, in grado di influenzare positivamente la qualità della vita individuale e collettiva.

Moncalieri ha partecipato all’avviso che il Ministero ha pubblicato a dicembre 2016 per ottenere la qualifica di “Città che legge” ed è stata scelta anche perché possiede molti dei requisiti richiesti per potersi fregiare del titolo:

· L’esistenza di un festival, una rassegna o una fiera in grado di mobilitare i lettori e di attivare i non lettori;

· La presenza di una o più biblioteche di pubblica lettura;

· La presenza di una o più librerie sul territorio;

· L’esistenza di iniziative congiunte di promozione della lettura tra biblioteche, scuole, librerie, associazioni;

· La partecipazione dell’Amministrazione comunale e/o di scuole, biblioteche, librerie, associazioni gravanti sul territorio comunale a uno dei progetti nazionali del Centro per il libro e la lettura. Come da anni la biblioteca fa partecipando al “Maggio dei libri”.

 


«Siamo contenti di poterci dichiarare “Città che legge” -  afferma l’Assessore alla Cultura Laura Pompeo -. Moncalieri sta crescendo e si sta attestando come città vivace e culturalmente attiva, come promotrice di cultura di qualità. In particolare, la Biblioteca sta ampliando e fidelizzando l’utenza attraverso numerose iniziative di qualità. Il suo ruolo come presidio culturale e sociale (il più diffuso) sul territorio si sta vieppiù consolidando, mediante il delicato compito di svolgere formazione continua, di contribuire ad elevare le competenze, di dare sostegno alle famiglie in un momento in cui alla povertà economica corrisponde spesso la povertà educativa. Voglio ringraziare tutte le persone –  bibliotecari, Consiglio di Biblioteca, scuole, librai, associazioni, ecc. – che, con il loro impegno quotidiano, contribuiscono alla diffusione della cultura nella nostra città e hanno reso possibile l’ottenimento di questo riconoscimento».