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MONCALIERI - La notizia ufficiale della vendita di Italdesign da parte del Gruppo Volkswagen agli americani di UST potrebbe arrivare nelle prossime settimane. Tuttavia, il futuro della storica realtà italiana del design e dell’ingegneria dell’auto fondata da Giorgetto Giugiaro continua a preoccupare i sindacati. In questi giorni, si è tornato a parlare di una cordata italiana per rilevare Italdesign. Proprio mentre una delegazione sindacale di Fiom e Fim ha incontrato a Wolfsburg, in Germania, i vertici di Audi.

«Purtroppo, dobbiamo confermare che, al momento, non sono stati comunicati piani industriali né una visione chiara sul futuro dell’azienda dopo l’eventuale ingresso del nuovo azionista - spiegano da Fiom - E' sempre più concreta la possibilità di uscire dal Gruppo VW e Audi». I sindacati chiedono con forza di mantenere una quota in capo ad Audi e di escludere licenziamenti collettivi e chiusure di stabilimenti per alcuni anni, tra cui quello di Moncalieri con più di mille addetti.

«Chiediamo che venga lasciato il tempo necessario per valutare seriamente la proposta italiana, che almeno sulla carta garantirebbe continuità produttiva e tutela occupazionale. Non si può liquidare una realtà come Italdesign con una cessione frettolosa e opaca, senza esplorare tutte le alternative possibili - commenta Marco Grimaldi, vicecapogruppo di Alleanza Verdi e Sinistra alla Camera - Il governo non può continuare a fare da spettatore mentre pezzi fondamentali dell’industria italiana vengono svenduti. Serve un’azione immediata, concreta, istituzionale. Se non ora, quando? Difendere Italdesign significa difendere il futuro industriale del nostro Paese».