La denuncia arriva dal comitato di borgata Santa Maria: la ex Cati, azienda di strada Mongina, è diventata un rifugio per disperati. Stefano Perini, peresidente del comitato di Borgata, racconta infatti quanto avvenuto domenica: "Un signore, di nazionalità romena, si era sdraiato per terra, nel punto più stretto di strada Mongina, all'altezza del civico 20, con le auto che correvano rasente a lui alla velocità elevata che tutti ben conosciamo. Io, assieme a un'altra persona, ci siamo adoperati per metterlo in sicurezza sul marciapiede, ma le sue gambe non reggevano. Ad un certo punto, dalla ex-Cati (distante pochi passi da noi) è spuntato un altro signore, più giovane di quello riverso a terra, anche lui trasandato . Si è rivolto in romeno a quello che avevamo soccorso, è riuscito a tirarlo su e lo ha sorretto fino a portarlo nella ex fabbrica appunto.Abbiamo fatto alcune domande a questi due signori e, dal loro italiano stentato, siamo riusciti ad appurare, oltre alla loro nazionalità, che i due, insieme ad altri soggetti, dormono e vivono all'interno della fabbrica almeno da quattro anni. Tutte le mattine, ci hanno informato i residenti della zona, passano per andare ad ubriacarsi chissà dove, tornando in condizioni anche peggiori di come abbiamo visto domenica".
Solo pochi mesi fa un'altra situazione simile si era trasformata in tragedia, con il ritrovamento di una donna senza vita all'interno di un capannone abbandonato di via Moncenisio.