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TORINO SUD - Cambio di bandiera per Carrefour Italia, che passa nelle mani dell'italiana New Princes, sodalizio nel food e nella filiera del latte. La società, guidata dalla famiglia Mastrolio, rileverà dal precedente proprietario, un gruppo francese, 1.188 negozi: 41 ipermercati, 315 supermercati, 820 minimarket e 12 cash & carry. Si parla anche di un rilancio del marchio Gs, in crisi durante le gestione transalpina.

La notizia ha fatto molto discutere anche nel torinese dove lavorano per Carrefour circa 3mila persone, tra dipendenti diretti e lavoratori in appalto. C’è preoccupazione da parte dei sindacati per le ricadute occupazionali, anche se NewPrinces ha escluso licenziamenti. Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs hanno subito fatto sentire la loro voce. Le organizzazioni sindacali, che hanno già richiesto incontro al Ministero delle Imprese e del Made in Italy, solleciteranno la convocazione di tutte le parti interessate. «La priorità – dichiarano le tre sigle – sarà verificare il piano di rilancio e la salvaguardia del perimetro occupazionale di tutte le unità produttive sede compresa di Carrefour Italia, della rete franchising e degli appalti, così come sarà importante valutare la qualità del piano di rilancio».

Lo scorso 21 luglio Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs hanno proclamato lo stato di agitazione come conseguenza delle mancate risposte di Carrefour Italia circa le prospettive degli oltre 10 mila dipendenti diretti e dei 14 mila impiegati nella rete di vendita in franchising e negli appalti.