PIOSSASCO - Nella zona di via Susa la vita quotidiana è segnata dal traffico incessante della provinciale 589. Auto, camion e trattori attraversano il centro abitato come se fosse un'autostrada, generando smog, rumore e un disagio costante. Con l’arrivo del caldo, la situazione peggiora: è impossibile tenere le finestre aperte.
Da anni i residenti protestano. Il comitato “Piossasco non respira” ha promosso petizioni, incontri pubblici e raccolte firme. Già nel 2012 erano state presentate 700 firme in Comune. Più recentemente, i dati raccolti da Arpa hanno confermato il superamento dei limiti sia per l'inquinamento atmosferico sia per quello acustico.
La causa principale è proprio il traffico pesante che attraversa il paese, accentuato dall’apertura della variante di Avigliana, che rende Piossasco un punto di passaggio obbligato per i mezzi provenienti dal Frejus. Il comitato chiede la realizzazione di una nuova bretella, come quelle costruite a Candiolo, Airasca e Piscina, per deviare i tir fuori dal centro abitato.
Nel settembre 2024, la Città metropolitana si era detta disponibile a collaborare con il Comune per progettare soluzioni concrete, inclusa l’installazione di un autovelox fisso. Il Comune rilancia l’idea della bretella con accesso diretto alla tangenziale e all’autostrada Torino-Pinerolo. Il percorso sarà lungo, ma la richiesta è chiara: meno traffico, più vivibilità.