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MONCALIERI - All’ospedale Santa Croce di Moncalieri è in uso un innovativo dispositivo chirurgico che sta cambiando la vita ai pazienti affetti da malattia da reflusso gastroesofageo (Mrge), una condizione cronica che colpisce circa il 17% della popolazione europea. I pazienti che si sono sottoposti all’intervento parlano di un netto miglioramento: niente più bruciore di stomaco, niente più farmaci quotidiani, e ritorno alla normalità già pochi giorni dopo l’operazione.

Oltre alla chirurgia mininvasiva tradizionale, il team chirurgico dell’ospedale ha introdotto due dispositivi all’avanguardia per ottimizzare i risultati e ridurre gli effetti collaterali. Il primo è un sistema a microsfere impiantabili che rafforza la barriera antireflusso, particolarmente utile anche in pazienti che hanno subito una sleeve gastrectomy, una situazione notoriamente difficile da trattare.

Il secondo è un dispositivo in silicone di origine svedese, disponibile dal 2018, che ricostruisce l’angolo di His, fondamentale per prevenire il reflusso. L’intervento dura circa un’ora, viene eseguito in laparoscopia e permette una ripresa rapidissima: spesso già il giorno successivo si torna alle normali attività. Dal 2023 sono oltre 20 i pazienti che hanno beneficiato di questo impianto, con esiti molto positivi.

Il centro di Moncalieri è l’unico in Piemonte a offrire questa tecnologia, diventando un punto di riferimento anche per pazienti di altre regioni. L’Asl To5, con oltre 100 interventi l’anno per la Mrge, conferma il suo impegno nell’innovazione e nella sanità pubblica. Il Direttore Generale Bruno Osella e l’assessore regionale Federico Riboldi sottolineano il valore di un approccio integrato, capace di combinare esperienza chirurgica e tecnologie d’avanguardia.