"In memoria e in onore di Bruno Santino eroe del lavoro che con coraggio ha dato la vita per i suoi colleghi". Così recita la targa che è stata posta oggi nel giardino all'angolo fra via Stupinigi e via Del Pascolo: area verde che sarà d'ora in poi chiamata giardino Bruno Santino. L'intitolazione è alla memoria di un ragazzo di 26 anni, che 11 anni fa morì nel rogo della Thyssenkrupp di corso Regina Margherita, nel tentativo vano di salvare i colleghi. Come ricorda con commozione il fratello Luigi, Bruno quella maledetta notte non era di turno, non doveva neanche essere lì. Era passato per farsi firmare un foglio dal suo responsabile, ma quando è scoppiato l'incendio, non ha esitato a prodigarsi per far uscire i colleghi dall'inferno di fuoco. La famiglia Santino, e quelle delle altre vittime del rogo, da allora aspettano giustizia. Non l'avranno fino a quando due dei dirigenti dell'azienda tedesca, condannati dalla magistratura italiana, saranno ancora a piede libero in Germania. Oggi, insieme alla famiglia Santino, c'erano tutti, anche quelle delle altre vittime. Le parole del fratello Luigi hanno commosso i presenti: Bruno abitava fin dall'infanzia in un alloggio situato proprio davanti al giardino che, da oggi, porta il suo nome. Lui e Luigi sono cresciuti in mezzo alle panchine di quell'area verde. Ora il ricordo di Bruno vi resterà legato in maniera indelebile, per sempre.
NICHELINO - Commozione per l'intitolazione del giardino a Bruno Santino
Nichelino Presenti i familiari del ragazzo morto nel rogo della ThyssenKrupp, che abitava di fronte al parco che ora porta il suo nome. Scoperta una targa: "Bruno eroe del lavoro"
