C'è anche il Sito di Orbassano nella proposta della Regione per i candidati a diventare Zona Logistica Semplificata del porto e del retroporto di Genova. L'elenco dei Comuni è stata inviata al Governo. L'interporto soddisfa i criteri di compatibilità urbanistica con la destinazione d’uso, la distanza di massimo 180 chilometri da Genova, la vicinanza massima di 10 chilometri con i caselli autostradali e con scali ferroviari o intermodali merci.

Ad annunciarlo il presidente della Regione Alberto Cirio, gli assessori alle Infrastrutture Marco Gabusi e alla Semplificazione Maurizio Marrone, insieme alla amministratrice delegata di RFI Vera Fiorani e al commissario straordinario di Governo per la Torino Lione e per il Terzo Valico Calogero Mauceri.

“Il Piemonte - ha sostenuto Cirio - si trova all’intersezione dei due grandi futuri assi ferroviari europei Genova-Rotterdam e Corridoio del Mediterraneo e può contare su un know how straordinario: per questo lo consideriamo il vero e proprio cuore logistico dell’Europa. Crediamo in un rilancio del Nord-Ovest basato sulla logistica e vogliamo essere il motore propulsore di questo processo. Una grande rivincita, che porterà sviluppo e posti di lavoro. Vogliamo che questa opportunità coinvolga più territori possibile come retroporto di Genova, e per questo abbiamo adottato un metodo estremamente inclusivo. Ci aspettiamo una risposta per la prossima primavera”.

L’opportunità è frutto di un emendamento al Decreto Genova del 2018, che individua le aree logistiche a supporto del porto ligure, per le quali le Regioni possono definire ulteriori siti retroportuali da proporre per l’inserimento nella Zona Logistica Semplificata ZLS ‘Porto e retroporto di Genova’. La ZLS è particolarmente interessante per gli investitori poiché offre regimi autorizzativi burocratici facilitati e, in prospettiva, eventuali agevolazioni fiscali per le aree che abbiano un nesso funzionale con il porto.