Ieri sera è andato in scena il Consiglio comunale aperto a Rivalta sulla Tav, Torino-Lione. L'assemblea aperta era stata richiesta dal movimento No Tav a seguito di una maxi raccolta firme. La serata si è svolta come si prevedeva, con i presenti impegnati a far valre le proprie ragioni legate alla contarietà dlel'opera. Tra cui non solo l'impatto dei cantieri, ma anche l'altra faccia della medaglia legata al futuro di alcune porzioni della cittadina da un punto di vista di vivibilità ed economico. "Le case a Rivalta costano il doppio che altrove - uno degli appunti messi sul tavolo -, noi rivaltesi ci abbiamo investito i risparmi di una vita. Sei vicino a Torino eppure sembra di essere in campagna. I campi agricoli del Dojrone, il Parco del Sangone, la Collina Morenica. Il centro del paese è circondato di verde. Non a caso Rivalta ha più agenzie immobiliari che panetterie. La Torino-Lione distruggerebbe tutto. I cantieri a cielo aperto devasterebbero per sempre le zone verdi. Ruspe, escavatori e centinaia di camion al giorno con milioni di metri cubi di terra e detriti da scavare e spostare. Polvere, rumore e disagi a poche centinaia di metri dalle case. Stimiamo una riduzione del 30% del valore degli immobili".