E' sopraggiunta la morte cerebrale per Antonio Russo, lo sfortunato operaio della Mopar di Rivalta che lo scorso venerdi, 3 dicembre, è stato investito da un'auto pirata mentre stava andando al lavoro. I carabinieri hanno poi identificato la donna al volante della vettura. L'uomo, 38 anni residente a Torino, è arrivato al Cto in condizioni disperate. Purtroppo il trauma cranico e toracico riportato a seguito dell'incidente si è aggravato col passare delle ore.

Subito dopo l'incidente i lavoratori hanno manifestato davanti alla Mopar per chiedere di mettere in sicurezza la strada. Stellantis, oggi pomeriggio, ha espresso in una nota, anche a nome di tutti i lavoratori, "profondo cordoglio e vicinanza ai famigliari". L'azienda fa sapere che "sono state subito attivate tutte le iniziative a sostegno dei familiari. L'azienda sta collaborando attivamente con le autorità competenti che stanno compiendo gli accertamenti sull'incidente avvenuto davanti all'impianto".

Fim, Fiom e Uilm denunciano che davanti all'ingresso della Mopar le automobili "sfrecciano ad alta velocità, l'illuminazione della strada è inesistente e le strisce pedonali non sono illuminate". Secondo il sindacato "un mix di inadempienze che mettono quotidianamente a rischio la vita dei lavoratori". La Uilm ha sottolineato che nonostante le molteplici segnalazioni, "gli impegni presi dal Comune di Rivalta sono rimasti ad oggi promesse disattese".