Sarà rinviata a domani, venerdì 4 agosto, l'udienza di convalida dell'arresto del cittadino nigeriano, finito in manette per una presunta violenza sessuale compiuta ai danni di una 17enne. Tutto si sarebbe svolto intorno a mezzogiorno di martedì 1 agosto, nel pieno centro di Rivalta e finora l'uomo, difeso dall'avvocato Giuseppe Boggio, ha sostenuto che non ci sarebbe stato nessuno stupro. Il 42enne, che ha presentato richiesta di protezione internazionale nel 2016 come appartenente alla minoranza cristiana della Nigeria, avrebbe incontrato la vittima all'uscita di un negozio dove stava chiedendo l'elemosina. Qui avrebbero concordato una prestazione sessuale e poi si sarebbero appartati, ma poi sarebbe scoppiata una discussione e la ragazza è scappata urlando.
La vittima, una giovane rom ospite di una famiglia nomade rivaltese, ha invece raccontato di essere stata aggredita nei pressi del centro storico e poi trascinata in un canneto nei pressi di via Della Vallà. Poi sarebbe riuscita a scappare e si è rifugiata in un'edicola di via Umberto I: «Era spaventata e tremava come una foglia – racconta una testimone presente nel negozio – Piangeva, raccontava che quell'uomo era grosso il doppio di lei e che non ha potuto difendersi».
Ieri è stata ascoltata a lungo dal pm Chiara Maina, ma finora il luogo dove si sarebbe consumata la violenza non è stato chiarito con precisione. La polizia locale di Rivalta e i carabinieri di Orbassano hanno però acquisito alcuni filmati del circuito di videosorveglianza che potrebbero chiarire meglio alcuni aspetti della vicenda.