Sostituire i veicoli più datati del parco auto di un ente pubblico con nuovi sistemi di trasporto più sostenibili: è quanto ha deciso il Comune di Carmagnola che ha puntato sul servizio di car sharing per sostituire alcuni dei mezzi più vecchi e inquinanti della sua flotta. Il servizio, progettato dalla società 5T, verrà inaugurato nei primi giorni di giugno.
Due gli obiettivi, auto di servizio per amministratori e dipendenti e un servizio a disposizione dei cittadini che per i loro spostamenti possono utilizzare una soluzione non più vincolata a costi fissi (come l’auto di proprietà) ma a costi variabili, legati solo ad un utilizzo consapevole e orientato al massimo risparmio, sia in termini economici che ambientali.
L’iniziativa del Comune di Carmagnola, Car sharing Cinque rientra nel progetto di mobilità sostenibile P.A.S.C.A.L. (Percorsi pArtecipati Scuola-Casa-Lavoro), di cui la Città metropolitana è coordinatrice e che ha ottenuto un finanziamento di oltre due milioni di euro a cui partecipano come soggetti attuatori 16 Comuni: Almese, Avigliana, Beinasco, Borgofranco d'Ivrea, Caprie, Carmagnola, Chieri, Chivasso, Ivrea, Mombello di Torino, Moncalieri, Pecetto, Pinerolo, Pino Torinese, Piossasco, Pralormo.
Tra le diverse misure del Progetto sono previste: formazione, educazione e progettazione partecipata; servizi ed infrastrutture di mobilità collettiva e condivisa; strumenti di mobility management e creazione di una piattaforma pubblica per la mobilità condivisa. Il territorio interessato da P.a.s.ca.l. è quindi ampio: dal capoluogo (laddove il progetto di Città metropolitana integra e potenzia quello della Città di Torino) investe i principali poli attrattori storici e la cintura torinese da sud-est a sud-ovest, caratterizzata da una forte mobilità da e verso Torino e verso le principali zone industriali e commerciali; l’area coinvolta si estende quindi sulla fascia collinare a est-sud-est, marginale per i servizi, ma origine e destinazione di una forte mobilità; prosegue a ovest verso la Bassa Val di Susa estremamente critica per gli spostamenti verso e da Torino.
Tutti i soggetti attuatori del progetto realizzeranno servizi e/o infrastrutture in accompagnamento ai programmi educativi (pedibus, car pooling scolastico), a potenziamento dell’offerta ciclabile (bike sharing, biciclette a pedalata assistita), e per favorire o sostenere la mobilità collettiva e/o condivisa (car sharing, estensione del trasporto a chiamata).