NICHELINO - Invitato alla cerimonia organizzata dal Comune per celebrare le coppie che nel 2025 raggiungeranno i 60 anni di matrimonio, ma è rimasto vedovo da poco. Il marchiano errore, frutto di una burocrazia un po’ troppo lenta, è avvenuto a Nichelino.
Al centro dell’equivoco, dai risvolti emotivi poco piacevoli, riguarda la festa per gli anniversari di matrimonio in programma il prossimo 18 ottobre, con una cerimonia religiosa seguita da un brindisi al centro sociale «Nicola Grosa». Gli inviti ufficiali sono partiti nelle scorse settimane, ma uno in particolare ha colpito nel segno – e non in senso positivo. Tra i destinatari della lettera, infatti, anche Raffaele Vitti, conosciuto e stimato in città per il suo impegno nella Protezione civile. L’invito, però, è arrivato pochi giorni dopo la perdita della moglie.
A causare il pasticciaccio, con ogni probabilità, è stato un automatismo nei tempi burocratici come ha spiegato il sindaco Giampietro Tolardo, che ha evidenziato come l’organizzazione dell’evento richieda mesi di anticipo e gli inviti siano stati spediti l’11 luglio, basandosi su dati estratti a inizio mese. Il decesso della signora Vitti, avvenuto poco prima e registrato solo successivamente, non era quindi ancora stato aggiornato nel sistema. Lo stesso sindaco, a nome di tutta l’amministrazione e gli uffici comunali, si è poi scusato per l’accaduto, senza attribuire particolari colpe ai funzionari, che, ha detto il primo cittadino, «ogni giorno svolgono il loro lavoro con attenzione e impegno».